Frankenstein Junior (1974)

Aperto da Sep, 29-Aprile, 2024 08:46:49

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Sep

Una gustosa satira sia dei film del'orrore sia nelle svenevolezze sentimentali del cinema degli anni Trenta



In una New York degli anni trenta, il medico e famoso professore universitario Frederick Frankenstein (Gene Wilder), nipote del famigerato Dottor Victor von Frankenstein, ha cambiato la pronuncia del suo cognome sperando che passi inosservata la parentela con suo nonno, di cui Frederick rifiuta le teorie mediche ritenendole il parto di una mente folle. Tutto viene stravolto quando dopo una sua lezione di neurologia all'università, Frederick riceve la visita di un notaio che gli comunica di aver ricevuto in eredità dal nonno un castello in Transilvania. Incuriosito dal lascito, il professore parte immediatamente per la Romania dove fa subito la conoscenza di Igor (Marty Feldman), nipote dell'assistente del nonno che, ironizzando sulla fissazione del cambio di pronuncia di Frederick, insiste per farsi chiamare "Aigor".
Il giovane Frankenstein fa anche la conoscenza della bella assistente Inga e dell'inquietante quanto misteriosa Frau Blucher (Cloris Leachman), il cui nome suscita terrore anche nei cavalli del castello. Frederick viene "ispirato" dal ritrovamento degli appunti del nonno e inizia a cercare di dare vita anche lui a una creatura. Dopo aver recuperato un cadavere e un cervello da inserire nel corpo, il giovane professore da inizio al suo progetto di resurrezione, la creatura però, avendo ricevuto un cervello "ABNORMAL" inizia a comportarsi in modo assurdo finché riesce a scappare dal castello. Durante la sua fuga, incontra una serie di persone, sperimenta il fuoco e, terrorizzato, viene ritrovato da Frederick e ricondotto al castello. Le vicissitudini del "Mostro" non sono finite, la sua paura del fuoco gli fa avere delle reazioni inconsulte che lo portano anche in carcere. Dalla prigione riuscirà poi a evadere e durante la fuga incontrerà qualcuno in grado di cambiargli la vita. Nel frattempo il suo creatore, dopo aver compreso il dolore che la creatura ha dovuto sopportare per causa sua, tenterà di porre rimedio ai suoi errori...

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Titolo originale...Young Frankenstein
Paese di produzione...USA
Anno...1974
Durata...105 min
Dati tecnici...B/N
Genere...comico, fantascienza
Regia...Mel Brooks
Soggetto...Mary Shelley, Gene Wilder, Mel Brooks
Sceneggiatura...Gene Wilder, Mel Brooks
Produttore...Michael Gruskoff
Casa di produzione...Gruskoff/Venture Films, Crossbow Productions Inc., Jouer Limited, 20th Century Studios
Distribuzione Italia...20th Century Fox
Fotografia...Gerald Hirschfeld
Montaggio...John C. Howard
Effetti speciali...Henry Millar Jr., Hal Millar
Musiche...John Morris
Scenografia...Dale Hennesy
Costumi...Dorothy Jeakins
Trucco...William Tuttle


 

Gene Wilder: dott. Frederick von Frankenstein
Peter Boyle: La Creatura
Marty Feldman: Igor
Cloris Leachman: Frau Blücher
Teri Garr: Inga
Kenneth Mars: isp. Hans Wilhelm Friederich Kemp
Madeline Kahn: Elizabeth
Gene Hackman: eremita cieco
Richard Haydn: notaio Gerard Rosenthal (Herr Falkstein nella versione originale)
Liam Dunn: sig. Hilltop


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L'eclettismo parodistico di Mel Brooks gli fa realizzare nello stesso periodo Mezzogiorno e mezzo di fuoco e Frankenstein Junior ma è il secondo destinato a rimanere nella storia del cinema. Perché in questo caso riesce ad andare ben oltre alla parodia grazie forse anche alla collaborazione di Gene Wilder alla sceneggiatura.

La cura dei particolari è segno dell'amore che Brooks prova per il cinema che vuole prendere amabilmente in giro. Le location sono un continuo rimando ai tempi che furono.

L'arrivo del treno alla stazione viene girato sul set di Prigionieri del passato, il furto del cadavere è collocato vicino alla chiesa in cui Greer Garson si sposava ne La signora Miniver e l'assalto degli abitanti del villaggio fa uso del set de I fratelli Grimm.

Ma c'è di più: per il laboratorio Brooks richiama in servizio Ken Strickfanden (all'epoca ottantenne) che era stato scenografo sul set del film di Whale.

Tutto questo, unito a una straordinaria fotografia in bianco e nero e all'uso di musiche utilizzate nelle colonne sonore dell'epoca, conferma l'attenzione quasi maniacale nella ricostruzione del clima giusto. Su questa base si innerva un umorismo che non vuole essere dissacrante e che lascia trapelare la nostalgia senza però frenare la comicità.

Questa si dispiega grazie a un Wilder la cui nevrotica calma apparente ha modo di esplicitarsi in tutte le sue varianti sostenuta com'è dai coprotagonisti tra i quali spiccano gli occhi indimenticabili di Marty Feldman, Igor da antologia con gobba mobile in grado di permettersi degli sguardi in macchina che ricordano allo spettatore che la sua complicità è necessaria per un divertimento che è però comunque assicurato e resiste nel tempo.


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Premi e Riconoscimenti

1975 - Premio Oscar
Candidatura come migliore sceneggiatura non originale a Mel Brooks e Gene Wilder
Candidatura come miglior sonoro a Richard Portman e Gene S. Cantamessa
1975 - Golden Globe
Candidatura come Migliore attrice in un film commedia o musicale a Cloris Leachman
Candidatura come Miglior attrice non protagonista a Madeline Kahn

1976 - Saturn Award
Miglior film horror
Migliore regia a Mel Brooks
Miglior attore non protagonista a Marty Feldman
Migliore scenografia a Robert De Vestel e Dale Hennesy
Miglior trucco a William Tuttle




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