The Unforgivable (2021)

Aperto da Sep, 08-Novembre, 2023 09:55:28

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Sep

Una donna cerca di ricominciare la sua vita dopo una lunga pena detentiva



É la storia di Ruth Slater (Sandra Bullock), una donna che, dopo aver scontato 20 anni di prigione per un crimine violento, cerca di reinserirsi all'interno della società. Ma la comunità non dimentica ciò che ha fatto e le persone continuano a etichettarla, farle chiamate minatorie e isolarla. È così che tutti quei posti che un tempo per lei erano casa diventano luoghi ostili, frequentati da giudici severi, che non le perdonano gli errori del passato.
Ruth, però, ha una sola volontà, ovvero una speranza che ha alimentato dentro di sé nel corso di tutti quegli anni in detenzione: ritrovare sua sorella minore Katie, che era stata costretta ad abbandonare dopo il suo reato...

Titolo originale...The Unforgivable
Paese di produzione...USA, Regno Unito, Germania
Anno...2021
Durata...114 min
Genere...drammatico
Regia...Nora Fingscheidt
Soggetto...Sally Wainwright
Sceneggiatura...Peter Craig, Hillary Seitz, Courtenay Miles
Produttore...Graham King, Sandra Bullock, Veronica Ferres
Casa di produzione...Red Production Company
Distribuzione in italiano...Netflix
Fotografia...Guillermo Navarro
Montaggio...Joe Walker, Stephan Bechinger
Musiche...Hans Zimmer, David Fleming
Scenografia...Kim Jennings, Shannon Gottlieb
Costumi...Alex Bovaird



Sandra Bullock: Ruth Slater
Vincent D'Onofrio: John Ingram
Jon Bernthal: Blake
Richard Thomas: Michael Malcolm
Linda Emond: Rachel Malcolm
Aisling Franciosi: Katherine "Katie" Malcolm
Rob Morgan: Vincent "Vince" Cross
Viola Davis: Liz Ingram
Emma Nelson: Emily Malcolm
Will Pullen: Steve Whelan
Thomas Guiry: Keith Whelan
W. Earl Brown: Mac Whelan
Jessica McLeod: Hannah Whelan

Appena uscito sulla piattaforma, il film è schizzato ai primi posti dei titoli più visti e non stupisce di certo perché ha uno stile calibrato e un tono avvincente. Fonde insieme vari generi, senza mai esagerare. Svela con sapiente maestria i pezzi del puzzle che spiegano come una donna intelligente e caparbia come Ruth sia finita in galera e quali traumi si porta dietro con la sorella.

Struggente e sublime, il racconto mette in scena luci e ombre di un'umanità a volte sconfitta, spesso spezzata o piegata dal sistema. Che ci sia spazio per la redenzione e le seconde chance resta al pubblico stabilirlo, ma questo resta decisamente uno di quei film che lascia il segno, oltre che l'amaro in bocca. Quel senso d'impotenza che attanaglia gli ultimi e che spesso sfocia nella violenza e nella disperazione qui non trova alibi o giustificazioni, viene solo mostrato per quello che è.

Il pubblico non può restare indifferente perché dietro quell'amore spinto all'estremo di Ruth ci si riconosce in fondo un po' tutti quando ci si domanda cosa si sia disposti a sacrificare per i nostri cari. Qui il senso di protezione viene portato alle conseguenze più dolorose, ma non come accade ad esempio nei family action drama di Liam Neeson. Nessun inferno viene scatenato sotto la bandiera della vendetta, nessun senso di rivalsa catalizza reazioni incontrollate.

Si riflette invece dolorosamente sul senso d'abbandono, di sconfitta e d'ingiustizia che la vita a volte infligge a chi cerca solo un modo per sopravvivere. Oltre che sul cinismo, ovviamente, una cortina di ferro dietro cui gli uomini si celano per protezione e diffidenza.

Eppure, oltre quel trauma emerge un barlume di speranza perché esiste anche una parte di umanità capace di tendere la mano, avvicinare gli altri senza paura e accoglierli. Ruth è un personaggio tridimensionale al punto di sembrare vero e quell'aiuto altrui prova ad accettarlo senza diventare sospettosa e guardinga. La prigione l'ha contenuta ma non abbrutita e questo di per sé sembra un miracolo, ecco perché dall'inizio alla fine il pubblico vuole fare questo viaggio fisico ed emotivo con lei.

La storia, basata sulla serie inglese "Unforgiven", ha tutto l'impatto emotivo della sottrazione: priva di dialoghi morbosi, monologhi retorici e redenzioni ridondanti, ricorda l'autenticità messa in scena dal Premio Oscar in "The blind side".




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