The Creator (2023)

Aperto da Sep, 07-Febbraio, 2024 09:14:13

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Sep

Edwards ritorna alla regia con un film che dal punto di vista visivo non delude



Nel 2070 il mondo è diviso in due blocchi, quello Occidentale guidato dagli americani che rifiutano le AI, e quello asiatico che invece le accoglie. Joshua è sposato a Maya, ma in realtà la sua è una operazione di infiltrazione nel territorio delle Repubbliche asiatiche, dove cerca di individuare quello che le AI considerano "il Creatore". Gli americani però attaccano con la loro piattaforma orbitante prima che lui ottenga l'informazione, uccidendo nel bombardamento sua moglie Maya. Cinque anni dopo l'esercito gli dice che Maya è invece sopravvissuta: Joshua ha una nuova possibilità di salvarla, a patto che distrugga l'arma che le AI hanno costruito. Ma l'arma in questione si rivela essere una bambina robot...

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Titolo originale...The Creator
Paese di produzione...USA
Anno...2023
Durata...133 min
Genere...azione, fantascienza, thriller, drammatico
Regia...Gareth Edwards
Soggetto...storia di Gareth Edwards
Sceneggiatura...Gareth Edwards, Chris Weitz
Produttore...Gareth Edwards, Kiri Hart, Jim Spencer, Arnon Milchan
Casa di produzione...20th Century Studios, Regency Enterprises, Bad Dreams Productions, eOne
Distribuzione in italiano...Walt Disney Studios Motion Pictures
Fotografia...Greig Fraser, Oren Soffer
Montaggio...Hank Corwin, Scott Morris, Joe Walker
Effetti speciali...Neil Corbould, Jonathan Bullock, Jay Cooper
Musiche...Hans Zimmer
Scenografia...James Clyne, Shira Hockman, Claire Levinson-Gendler
Costumi...Jeremy Hanna


 

John David Washington: Joshua Taylor
Madeleine Yuna Voyles: Alfie
Gemma Chan: Maya
Allison Janney: colonnello Howell
Ken Watanabe: Harun
Sturgill Simpson: Drew
Ralph Ineson: generale Andrews
Veronica Ngo: Kami
Amar Chadha-Patel: Omni / sergente Bui / Sek-On
Marc Menchaca: McBride
Robbie Tann: Shipley
Michael Esper: capitano Cotton
Leanna Chea: comandante Daw


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Il ritorno di Gareth Edwards alla regia è una buona notizia e il film dal punto di vista visivo non delude. Purtroppo se pure il soggetto ha una forte valenza allegorica e politica, molti passaggi di sceneggiatura sono davvero improbabili.

La vera difficoltà che il film dovrà affrontare però è probabilmente un'altra: quella di arrivare in sala quando le AI sono il tema del momento e trattarle in una chiave del tutto simbolica. A Edwards infatti non interessa parlare di intelligenza artificiale così come la stiamo conoscendo oggi, nelle applicazioni dette "generative" né in una forma più astratta come hanno fatto altri film. Le sue AI sono al contrario dei robot, un tòpos ormai vintage nella fantascienza, e rappresentano "l'altro", il diverso da noi, che ci fa tanto più paura quanto più è esotico. Non a caso vengono accolte in Oriente ed è contro gli asiatici che gli americani tornano a fare la guerra, come ai tempi del Vietnam, con tanto di bombardamenti, assalti a villaggi e fucilazioni.

Le AI non hanno qui la capacità di svilupparsi più in fretta dell'uomo e sono anzi in difficoltà proprio contro una tecnologia umana: ossia la piattaforma orbitante che ha la forma di un angelo astratto in versione meccanica, non molto distante da certi angeli di Evangelion. Se questa colpisce come un castigo dal cielo ed è pertanto divina, disumana nel suo scansionare il territorio sottostante come fosse un codice a barre, è la bambina robot a essere paradossalmente umanissima nella propria confusione, nel bisogno di affetto e nel ribellarsi all'ingiustizia. Certo ha un potere, ma non è una supereroina e nemmeno un "angelo della battaglia" come la robotica Alita, anzi la sua capacità ha molte limitazioni e lei è spesso impotente di fronte all'orrore dei ripetuti scontri a fuoco.

Edwards in The Creator affastella citazioni visive da ogni fonte, dalla sci-fi militare con robot cara a Neil Blomkamp alla commistione di replicanti e nippofilia di Blade Runner, fino a Il bambino d'oro e alla foto più iconica dei fatti di Piazza Tienanmen. La sua bambina, come il "rivoltoso sconosciuto" che fermava un carroarmato, sola si pone di fronte a una macchina assassina (e pure kamikaze, creando un ulteriore paradosso sulla presunzione di superiorità americana). Se le visioni di Edwards sono fantascientifiche, la sua narrazione (co-sceneggiata con Chris Weitz come il precedente Rogue One) è fantasy: la tecnologia di cui dispone la bambina non si applica attraverso la rete in una pioggia di codici come in un film cyberpunk, bensì funziona come un potere magico, che si attiva meditando e unendo le mani. Tanto che non sembra fuoriluogo, sul finale, una citazione della fiaba della Bella addormentata.




The Creator                        1,95GB


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