Lettera da una sconosciuta (1948)

Aperto da Sep, 06-Febbraio, 2024 09:34:56

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

Sep

Capolavoro assoluto di Max Ophüls



É la storia di una donna che ritrova l'antico amore da cui ha avuto un figlio: l'uomo non la riconosce ma le fa la corte. La donna, intanto, si è sposata e il marito, vedendo l'uomo girare intorno alla moglie, lo sfida a duello. Lei fugge col figlio ma prima scrive all'amato una lettera rivelatrice. Lui è distrutto dal dolore, quindi prende la decisione di...

************************************************************************************

Titolo originale...Letter from an Unknown Woman
Paese di produzione...Stati Uniti d'America
Anno...1948
Durata...86 min
Dati tecnici...B/N
Genere...drammatico
Regia...Max Ophüls (con il nome Max Opuls)
Soggetto...Stefan Zweig (racconto)
Sceneggiatura...Howard Koch, Max Ophüls (non accreditato)
Produttore...John Houseman
Casa di produzione...Rampart Productions (con il nome A Rampart Production)
Fotografia...Franz Planer
Montaggio...Ted J. Kent
Musiche...Daniele Amfitheatrof
Scenografia...Alexander Golitzen
Costumi...Travis Banton


 

Joan Fontaine: Lisa Berndle
Louis Jourdan: Stefan Brand
Marcel Journet: Johann Stauffer
Art Smith: John
Mady Christians: Signora Berndle
Carol Yorke: Marie
Howard Freeman: Signor Kastner
John Good: Tenente Leopold von Kaltnegger
Leo B. Pessin: Stefan jr.
Erskine Sanford: Porter
Otto Waldis: portinaio
Sonja Bryden: Signora Spitzer
Betty Blythe: Frau Kohner (non accreditata)


************************************************************************************

Lettera da una sconosciuta, magistralmente diretto da M. Ophuls, è uno di quei film che davvero ci aiutano a comprendere e ci svelano qualcosa sul nostro esserci nel mondo. Fin dalle prime scene la giovane Lisa, interpretata magistralmente da Joan Fontaine, si muove in una dimensione lontana dal comune sentire: lei vede le persone e le cose attraverso il filtro assoluto del suo cuore romantico. Stefan, nella finzione un brillante Louis Jourdan, è il talentuoso pianista a cui consacrerà ogni suo respiro. Ophuls ce lo presenta facendoci prima vedere le cose che gli appartengono. La scena del suo traslocco nella casa dove abita anche Lisa, passa tutta attraverso lo stupore e il crescente interesse della ragazza per il pianoforte, gli oggetti esotici e lussuosi, il servitore muto. La passione nasce già in quel momento per poi crescere sempre di più senza che in realtà i sentimenti e le azioni di Stefan abbiano una reale importanza. Egli non è quello che vede il cuore di lei. E' pigro, frivolo, vile ma il fatto di rendersene conto non cambia e non può cambiare la strada che Lisa deve percorrere fino in fondo. Nel romanzo di S. Zweig, da cui è tratto il film, la ragazza diventa una mantenuta. In Ophuls questa degradazione non è necessaria: il dramma ne guadagna. Lisa può rimanere in quel terreno di eccezzionalità che le è proprio. La lettera, il non ricordare di Stefan, bastano al regista per affermare l'impossibilità di ogni tentativo di conciliazione con la realtà: semplicemente e crudelmente due linee parallele non si incontrano mai.

Nel 1992 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.




Lettera da una sconosciuta           697MB

  •